Il relativismo è un libero sistema di osservazione, obiettivo e addirittura necessario, della realtà che ci circonda; è la forma di analisi di un fatto, evento o comportamento, per sua natura non pregiudiziale e di conseguenza più sana ed equilibrata che esista. E’ in sintesi un metodo di giudizio equidistante ed imparziale, forse il migliore, ma non è il giudizio stesso. Qui infatti sta spesso la reale confusione (dai più grandi filosofi alle menti semplici) quando si incorre, volontariamente o per fatalità, nell’arduo cimento del definire una qualsiasi cosa, “giusta” o “sbagliata”. Nessuna scelta è relativista in sé, ma tutte le scelte andrebbero fatte attraverso un processo libero e relativista del pensiero. Questa piccola premessa che all’apparenza potrebbe sembrare fuori luogo o peggio inutile, è invece per chi scrive fondamentale, in relazione all’argomento portato qui in discussione. E’ in effetti ad oggi diventato quasi impossibile, in qualunque ambito e campo, anche solo provare ad esprimere non una semplice opinione superficiale o in divenire, ma una convinzione radicata e maturata nel tempo, senza per ciò esser tacciati quali presuntuosi, integralisti, o più volgarmente, gente che ha la verità in tasca. Sperando che quanto appena detto basti a non creare sdegni e fraintendimenti in chi la pensa diversamente, la tesi che HB ’99 sostiene e sulla quale da oggi baserà una campagna informativa limpida quanto ferma, è la seguente: nel ventunesimo secolo, per un essere umano civile, di media istruzione ed intelligenza, non condizionato da culture retrograde, violente o totalitarie, dotato di un cervello per apprendere e di un cuore per comprendere, mangiare carne o non mangiarne non è e non può più essere oggettivamente considerata una semplice scelta fra una cosa ed un’altra, ma semmai e appunto, fra un’idea ed un comportamento errati (mangiarla) o giusti (non mangiarla), esattamente come si intende, sullo stesso piano di cultura, civiltà ed intelligenza, uccidere o comunque usare violenza verso uomini, donne o bambini, oppure non farlo. Tanto più che oramai da tempo, anche l’ultimo ed assai ignorante tabù dell’alimentazione carnivora come salutare e praticamente necessaria soprattutto in età infantile ed adolescenziale (ma anche dopo), è miseramente caduto sotto gli eruditi ed innegabili colpi della ricerca medico – alimentare più moderna ed avanzata, della quale sono testimoni alcuni fra i più illustri professori e ricercatori degli ultimi due secoli (per l’Italia e l’Europa, l’oncologo UmbertoVeronesi su tutti, vegetariano convinto, nonché antivivisezionista). Da queste semplici ma importanti constatazioni generali e specifiche riguardo al tema del vegetarismo quale corretta scelta nutrizionale a prescindere, sia in termini filosofici che salutisti ( non è questa la sede per portare esempi concreti e per altro in tal senso la letteratura e l’informazione scientifica è ad oggi assolutamente ricca, ben definita ed alla portata di chiunque ad essa voglia avvicinarsi in piena libertà di coscienza), nasce l’iniziativa particolare e concreta di HB ’99: dare avvio ad un’opera di informazione e “convincimento”, nel senso più nobile del termine, nei confronti dell’opinione pubblica, dei media e delle stanze dei bottoni, relativamente alla necessità di introdurre fin dal primo ciclo delle classi scolastiche future (ma non troppo), un chiaro sistema educativo e didattico che vada proprio in tale direzione (ovvero un’inversione culturale a 360° rispetto all’attuale andazzo) . La sensibilizzazione a temi tanto delicati ed importanti nella formazione di bambini e ragazzi è divenuta infatti a nostro parere (e speriamo non solo nostro), senz’altro non più rimandabile: ambientalismo, animalismo e vegetarismo non sono argomenti separabili fra loro, anche e soprattutto se inseriti, come ci auguriamo, in un contesto formativo ed educativo ampio e generico come è da sempre quello della scuola dell’obbligo: oggettivamente non si può “catechizzare” i nostri figli e nipoti alla pur correttissima cultura del rispetto dell’ambiente, del riciclo e di quant’altro in ambito di ecologismo e continuare al contrario ad omettere scientificamente ed assai scorrettamente, i temi dell’animalismo e di tutto ciò che di buono e giusto ne consegue (vegetarismo in primis), per loro e per gli altri, persone ed animali. Ciò detto, sappiamo perfettamente a cosa andiamo incontro con una simile e rivoluzionaria idea e richiesta: conservatorismi, qualunquismi ed interessi di parte d’ogni genere e tipo ci scateneranno contro una tempesta a dir poco spaventevole (col tempo, non subito; Gandhi diceva: prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.). Ma a scapito di altri equivoci o incomprensioni, vogliamo subito mettere in chiaro che non ci spaventeremo, né scoraggeremo mai abbastanza da arrivare a rinunciare a portare avanti la nostra pacifica battaglia (come tutte le nostre battaglie sono e saranno) d’amore, cultura e civiltà, o almeno così noi la intendiamo e tanto ci basta. Che il risultato a cui apertamente ambiamo accada domani o fra cinquant’anni, comunque prima o dopo, com’è avvenuto per molte altre lotte civiche e progressiste nella storia dell’umanità, prima o dopo appunto sappiamo che accadrà e per realtà quale HB ’99 è, con gli scopi e gli obiettivi per cui è stata creata, il risultato finale è tutto ciò che conta. L’educazione animalista (caccia, vivisezione, ecc.) e alimentare – vegetariana, a partire dalla scuola dell’obbligo. Un’altra idea di futuro è appena cominciata. Sempre accanto a chi vuol restarci accanto, con la mano… nella zampa!
HB '99 - Diary
HB ’99 – Diario di bordo 00 / E’ un buon giorno per partire.
E’ un buon giorno per partire. E oggi, 6 aprile 2013, l’allegra, determinata ed appassionata ciurma della nave – albergo virtuale denominata Hotel Bau ’99, molla gli ormeggi e comincia ufficialmente il suo viaggio.
Hotel Bau ’99 è il primo Magazine on line indipendente, di proposta e diffusione della cultura e della filosofia animalista ed ambientalista nel mondo. Quello che in effetti ci rende differenti al limite del rivoluzionario relativamente all’ambito in questione, è proprio e soprattutto la spinta più attiva e propositiva, rispetto al consueto e comunque presente spirito volto al proselitismo, che solitamente appunto contraddistingue movimenti, associazioni e soggetti diversi fra loro, ma tutti mossi dalle stesse e assai nobili motivazioni di cui sopra (conservazione, cura e benessere degli animali, dell’ambiente, ecc.). Il nostro è e sempre sarà, alla luce del sole e senza timore alcuno di esserlo, un quotidiano, incontrovertibile ed ostinato tentativo, di scuotere e cambiare dalle fondamenta il “ rapporto culturale, sentimentale e di forze in generale” fra uomo e animale e uomo e ambiente. Tecnicamente questo Web Magazine, vuole occuparsi di quelli che potremmo definire in maniera molto sintetica massimi sistemi della filosofia ambientalista, animalista e vegetariana. Questo non certo con la per nulla apprezzabile intenzione di non volersi sporcare le mani rispetto alla brutale attualità quotidiana, fatta dello scientifico scempio ecologico ed ambientale del nostro pianeta, degli abbandoni, dei maltrattamenti e dei delitti infiniti compiuti continuamente dall’uomo nei confronti di cani e di molti altri animali innocenti. Semplicemente, se facessimo questo ci sovrapporremo giocoforza a migliaia di altre associazioni, siti e gruppi simili, che mettono da sempre al centro della propria mission (e spesso con meriti altissimi e ben poco riconosciuti), tali problemi e tematiche. Con l’aggravante, per noi, di non possedere alcun mezzo pratico e reale per poter passare, come dovrebbe sempre essere in quei casi, dalle parole ai fatti. Insomma, non siamo una realtà che opera sul campo innanzitutto per scelta (non nasciamo con tale intento) ma anche perché onestamente pure se lo volessimo, appunto non avremmo a disposizione alcun adeguato supporto pratico, logistico e tantomeno economico, in grado di sostenere o auto sostenere le nostre azioni. L’auto definizione che coglie meglio la nostra struttura ed identità reale è invece quella che con poche parole chiare è riassunta nel sottotitolo di presentazione di Hotel Bau ’99: il primo web magazine di proposta e diffusione libera ed indipendente, della cultura e della filosofia ambientalista, animalista e vegetariana. Una sorta di laboratorio di idee ed iniziative intellettuali legate a quei temi, sempre e costantemente in crescita ed evoluzione. Per dirla con una buona dose di autoironia, consapevolmente non puntiamo alla gallina oggi ma semmai all’uovo domani, invertendo i canoni classici di un proverbio che appunto, pur calzando bene l’argomento in questione, non è di sicuro fra i nostri preferiti in quanto a metafora… Le nostre ambizioni sono dunque etiche, civiche, educative, sociali, politiche e, perché no, anche religiose nel senso più ampio e laico del termine. Scuola, parlamento, comunità, mondo del lavoro, fede e spiritualità, gli “obiettivi” più importanti a cui miriamo, con umiltà e rispetto s’intende, ma con altrettanta voglia e convinzione di esserci, di dire, di fare ma soprattutto di cambiare, col tempo dalla nostra parte. Rivolgendoci a papi, presidenti e potenti di tutto il mondo nello stesso identico modo col quale ci confronteremo con veterinari, ecologi, insegnanti, volontari e semplici cittadini, per avere da loro critiche, suggerimenti, correzioni ed indicazioni, così come, speriamo, approvazione, sostegno ed incoraggiamento. Chiediamo scusa se ci siamo dilungati in chiacchiere e precisazioni ma del resto questa e’ la nostra “prima puntata” pubblica on line, ed una presentazione un tantino più esaustiva e completa ci sembrava doverosa e necessaria. Ora si, il viaggio è cominciato davvero.
HB ’99, diario di bordo 00 del 6/4/2013: la nave-albergo virtuale ha lasciato il porto immaginario accarezzata da un vento d’intenti e speranze, calmo e, per ora, favorevole. Dirigiamo là dove sempre e comunque dirigeremo, perché la nostra rotta è solo una, il futuro. In compagnia dei sogni di tutti coloro che liberamente vorranno restarci accanto. Senza mai staccare la mano… dalla zampa!
HB '99 - News
La filosofia animalista e vegetariana nella scuola dell'obbligo
Data: 09.04.2013
Oggetto: Avvio della discussione
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